Secondola                                 relatività di Einstein è possibile (almeno in                                 teoria) viaggiare nel tempo?                          (risponde                                 Massimo                                 Marconato)                                                      Presumo che mi si chieda se è possibile                                 spostarsi senza vincoli nel tempo, dato che                                 tutti noi già viaggiamo nel tempo, o meglio lo                                 subiamo in quanto non siamo ancora padroni di                                 queste conoscenze. Questo argomento è                                 sicuramente il più interessante per l'opinione                                 pubblica, ma la confusione a riguardo è tale                                 per cui le dichiarazioni sembrano discordanti,                                 generando sempre più confusione! Dimostrare                                 l'affermazione "non è possibile viaggiare                                 nel tempo"  senza utilizzare uno                                 svolgimento matematico, è veramente un impresa                                 degna del miglior divulgatore scientifico: non                                 mi ritengo tale, per cui cercherò a fatica di                                 dimostrarlo senza aumentare lo stato di                                 confusione.                                  Cerchiamo di figurare mentalmente un                                 probabile viaggio nel tempo, e per fare questo,                                 ipotizziamo di poterci spostare con un'astronave                                 da un punto A a un punto B in una regione                                 nell'universo impiegando un tempo minore                                 rispetto a quello che impiegherebbe la luce                                 (300.000 Km/s), e quindi tornare al punto di                                 partenza A (ipotizziamo che il tragitto A e B                                 sia piccolo). Qui noteremmo immediatamente che                                 ci siamo spostati nello spazio e nel tempo perchè                                 ora siamo nel nostro passato. Possiamo fare                                 tutto questo? Il primo problema è la velocità                                 della luce che non possiamo superare, quindi                                 dobbiamo cercare degli espedienti che ci                                 permettano di aggirare questo ostacolo. Oppure                                 dobbiamo ipotizzare dei casi speciali in cui la                                 velocità della luce può essere superata. A                                 tutt'oggi non esiste una teoria che permetta un                                 viaggio di questo genere. Qui di seguito sono                                 riportate alcune teorie parziali, ma prima                                 dobbiamo eseminare la relatività di Einstein.                                   Il                                 problema cruciale con la relatività è di                                 sforzarsi a "   pensare                                 in modo relativistico",è                                 indispensabile apprendere questo modo di                                 osservare i fenomeni, per evitare di                                 "annodarsi mentalmente". Senza la                                 presa di coscienza di questo modo di pensare, NON                                 è possibile addentrarsi nella complessa                                 struttura creata da Einstein.                                                                                                                                                 
  |                                                                                                                                                                                                                                                                                                   | Schematizziamo                                 le idee derivate dalla Relatività speciale                                                |                                                                                                                                           
  |                                                                                                                                           | Schematizziamo                                 le idee derivate dalla Relatività generale                                                |                                                                                                                                           
  |                                                                                                                                           | Schematizziamo                                 le ipotesi attuali (derivate dall'analisi della                                 Relatività)                                                |                                                                                                                                           
  |                                                                                                                                           | Conclusione |                                                                                                                                                                                  
  |                                                                                                                                                                             |                                                                                                                                                                                Schematizziamo                                 le idee derivate dalla Relatività speciale                                 La velocità della luce non dipende dalla                                 direzione di propagazione, ma ha lo stesso                                 valore in tutte le direzioni (circa 300.000                                 Km/s). Questo risultato permette di                                 sincronizzare gli orologi atomici nel mondo. Le leggi fisiche assumono la stessa forma in                                 tutti i sistemi di riferimento inerziale.                                 Con questo principio fu possibile eliminare                                 l'idea non corretta dell'esistenza di un sistema                                 di riferimento ideale (come l'etere). Ne deriva                                 il principio della costanza della velocità                                 della luce: La velocità della luce nel vuoto ha, in ogni                                 sistema di riferimento inerziale, lo stesso                                 valore.                          Da questi principi ne consegue che il tempo non                                 è assoluto, cioè, non esiste un sistema di                                 riferimento inerziale nel quale il tempo sia                                 assoluto.                          Il tempo è relativo al sistema di riferimento. Dilatazione del tempo: un orologio in moto                                 rispetto ad altri orologi sincronizzati, fermi                                 in un sistema inerziale, appare più lento degli                                 altri; l'orologio in movimento                                 "ritarda" secondo questa equazione:                                  t=t0(1 - (v/c)2)1/2dove                                 v è la velocità relativa                                 dell'oggetto rispetto agli orologi fermi e c                                 è la velocità della luce. Da tutto ciò consegue che la velocità della                                 luce è la velocità limite che nessun                                 corpo può superare. Se il ritardo del nostro                                 orologio cresce con la velocità, vediamo che                                 quando l'orologio raggiunge la velocità limite,                                 il tempo verrebbe ritardato fino a fermarsi, e                                 oltre questa velocità, avremmo dalla formula                                 del tempo un risultato negativo e immaginario.                                 Non avendo molto significato fisico un tempo                                 immaginario, ne deduciamo che la velocità                                 limite non può essere superata (attualmente                                 esiste la possibilità di dare un significato al                                 tempo immaginario ma vi sono ancora troppi                                 problemi).                                                                                                                                           Consiglio di leggere anche la risposta del                                 fisico Davide Del Vento alla domanda:                           Nelcaso                                 in cui si riuscisse a superare la velocità                                 della luce, si tornerebbe indietro nel tempo,                                 oppure questo si fermerebbe, raggiungendo i                                 300.000km orari?                                    Ora poniamoci la domanda: possiamo                                 raggiungere  la velocità limite                                 accelerando un corpo?                          Supponiamo che un'astronave venga costantemente                                 accelerata, prima o poi raggiungerebbe la                                 velocità della luce  se non fosse che per                                 non entrare in contraddizione con i risultati                                 della Relatività speciale occorre che la                                 resistenza dell'astronave diventi sempre più                                 grande all'aumentare della velocità, quindi la                                 massa deve aumentare con la velocità.                          E finalmente arriviamo alla famosa formula:                                  E=mc2che                                 pone una relazione tra l'energia e la massa.                          Tutto ha un prezzo da pagare, e accelerare un                                 corpo fino alla velocità limite costa energia                                 infinita, in quanto la massa del corpo                                 accelerato aumenta proporzionalmente con la                                 velocità fino a divergere, e per poter compiere                                 un lavoro su una massa infinita è necessario                                 utilizzare un'energia infinita .                          La relatività speciale NON permette                                 "viaggi temporali", almeno non del                                 tipo di quelli immaginati nella letteratura                                 fantascientifica.                          Riassumiamo:                          La velocità ha un                                 significato solo relativamente a un osservatore                                 non essendoci una quiete assoluta rispetto cui                                 misurare un moto assoluto. Nello stesso modo,                                 non esiste né uno spazio assoluto né un tempo                                 assoluto, perché entrambi dipendono dalla                                 velocità e pertanto hanno significato solo in                                 relazione all'osservatore.                                                                    Schematizziamo                                 le idee derivate dalla Relatività generale                                 La teoria ristretta si limita al caso                                 particolare di corpi che si muovono a velocità                                 costante, quindi non tiene conto dell'effetto                                 delle interazioni gravitazionali, che impongono                                 un moto a velocità non costante (accelerato).                          Per questo Einstein nel 1916 estese la teoria.                          Ipotizzò che la massa inerziale (la massa                                 dedotta dalle misure dell'accelerazione) e la                                 massa gravitazionale (dedotta dalle misure                                 dell'intensità gravitazionale) fossero                                 identiche.                          Ipotizzò che lo spazio si incurvasse in                                 presenza di massa, e che la gravitazione non                                 fosse una forza, ma il risultato dello                                 spostamento di corpi lungo il percorso più                                 breve in uno spazio curvo (geodetiche).                          In questo modo Einsten fondò la cosmologia                                 moderna.                          E' da questa complessa teoria che nascono, dopo                                 una profonda analisi, tutti i lavori moderni;                                 ritengo indispensabile la conoscenza della                                 Relatività o del pensiero relativistico per                                 poter capire cosa sono i Buchi Neri, le iper                                 dimensioni, Tunnel spaziali, ecc...                          Da tutto ciò ne consegue che lo                                 "spazio-tempo" (spero che a questo                                 punto sia chiaro che non si può parlare                                 separatamente di spazio e di tempo) è curvo o                                 distorto dalla distribuzione di massa e/o                                 dall'energia.  WORMHOLE                                 (Cunicoli                                 spazio-tempo)                                  Tornando al problema dei viaggi nello                                 spazio-tempo, consideriamo una delle poche                                 soluzioni accettabili delle equazioni di campo                                 di Einstein, ottenuta da Schwarzschild e                                 in seguito estesa da Kerr; prendiamo ad                                 esempio un Buco Nero (non sappiamo ancora se                                 esistono con certezza, ma non possiamo ignorare                                 l'estrema convinzione dei nostri astrofisici )                                 che è un oggetto generato dal collasso                                 gravitazionale di una stella con particolari                                 dimensioni: secondo la relatività generale in                                 un Buco Nero vi deve essere una singolarità di                                 densità (tutta la massa della stella                                 concentrata in un piccolo punto) che curva in                                 maniera infinita lo spazio-tempo (come una                                 spirale senza fine); se i buchi neri                                  esistessero davvero, sarebbe la più clamorosa                                 conferma anche delle più straordinarie                                 previsioni della teoria di Einstein.                          E sempre secondo questa teoria, i                                 "cunicoli" dovrebbero congiungere due                                 regioni dell'universo, oppure due universi                                 paralleli. Gli universi paralleli sono un                                 idea resa plausibile dallo studio delle                                 equazioni di Einstein le quali formano un                                 sistema di dieci equazioni differenziali non                                 lineari del secondo ordine, le cui soluzioni                                 vengono chiamate "universi".                                 Decidere quale soluzione sia fisicamente                                 accettabile è un impresa ardua, in quanto ogni                                 "universo" è compatibile con un                                 assetto logico che è l'insieme delle leggi                                 fisiche, e dato che quest'ultime sono in                                 continua mutazione, in funzione di nuove                                 acquisizioni di conoscenza, è probabile che gli                                 universi che oggi rigettiamo perchè non hanno i                                 requisiti per esserlo, trovino un domani una                                 leggittimazione non appena questi requisiti                                 mutano a seguito di nuove scoperte.                          Quando una stella si riduce a un punto, i due                                 universi appaiono connessi da un cunicolo la cui                                 massima restrizione prende il nome di "gola                                 di Einstein-Rosen".                          Questo "cunicolo" ha una struttura                                 geometrica estremamente complessa, in quanto                                 tutta la materia della stella collassata sta ora                                 in un volume nullo: questo è uno stato                                 classicamente non descrivibile in termini fisici                                 che chiamiamo "singolarità" di                                 curvatura.                          Nella teoria di Schwarzschild i cunicoli non                                 possono essere utilizzati come passaggio per i                                 due universi o le due regioni dello stesso                                 universo, in quanto sono ostruiti dalla sorgente                                 puntiforme (singolarità di densità).                                                                                                                                                                            |                                                                                     |                                                                                                                   |                                           Cunicolo                                         spazio-tempo, che collega due universi                                         paralleli                                         |                                                                                                                   |                                                                                     |                                                                                                                   |                                           Cunicolo                                         spazio-tempo che collega due regioni                                         dell'universo.                                         |                                                                                                                                             F.Schein e P.C. Aichlburg dell'Università                                 di Vienna sostengono che se le singolarità sono                                 attraversabili, allora è possibile connettere                                 universi distinti o regioni lontane dello                                 stesso, con cunicoli spazio-temporali; una                                 soluzione che descrive tali strutture si trova                                 in Phys.Rev.Lett., 77, p. 4130, 1996                                   Anche Stephen Hawking afferma che un                                 così fatto Buco Nero potrebbe fungere da                                 "cunicolo" o passaggio  per                                 un'altra regione dell'universo,offrendo la                                 possibilità di viaggiare nello spazio-tempo, ma                                 è lui per primo ad ammettere che tutto ciò è                                 molto improbabile.                                   Riprendo i punti non chiari della teoria :                                 non sappiamo con certezza se esistono i Buchi                                 Neri e tanto meno sappiamo se le singolarità                                 sono attraversabili, ma se riuscissimo ad                                 attraversarle che cosa succederebbe?                          Lo stesso Einstein affermò che la teoria della                                 relatività generale è una teoria parziale, il                                 che vuol dire che per fortuna, per noi fisici,                                 di lavoro ce n'è ancora molto. Uno dei problemi                                 che nascono dalle soluzioni delle equazioni sono                                 i problemi degli infiniti (curvatura infinita,                                 densità infinita, ecc....). E' proprio da                                 questi infiniti, che dimostrano soprattutto i                                 limiti della teoria, che nascono tutte quelle                                 teorie che cercano di spiegare un probabile                                 viaggio nello spazio-tempo.                          Riassumiamo:                          E' vero che alcune                                 soluzioni delle equazioni della relatività                                 generale di Einsten prevedono  la                                 possibilità di viaggiare nello spazio-tempo, ma                                 questo NON implica che sia possibile, perché                                 non abbiamo ancora verificato le previsioni più                                 straordinarie della teoria . E quindi non ne                                 conosciamo i limiti di validità.                                                                    Schematizziamo                                 le ipotesi attuali (derivate dall'analisi della                                 Relatività)                                 Dopo la teoria della relatività,                                  Einstein si dedicò senza successo alla                                 "grande unificazione" (la teoria                                 quantistica della relatività) per poter unire                                 la relatività con la teoria quantistica; è                                 soprattutto dagli ultimi sforzi di scienziati                                 intenti a questo compito che nascono altre                                 teorie che esaminano i "viaggi nel                                 tempo".                                   Poiché la formazione di una singolarità                                 di curvatura, come risultato del collasso                                 gravitazionale, è una conseguenza inevitabile                                 delle condizioni di posività dell'energia (la                                 media dell'energia di un sistema fisico, lungo                                 tutto il corso della sua evoluzione                                 spazio-temporale deve o per lo meno dovrebbe                                 rimanere positiva!) , e potendo quest'ultima                                 essere violata in un contesto quantistico, le                                 singolarità classiche diventano strutture                                 quantistiche non singolari nella geometria. Quindi in un contesto quantistico della                                 relatività è possibile che i cunicoli                                 spazio-tempo esistano!                                                             Intanto Stephen Hawking ha dimostrato                                 che i Buchi Neri non sono così                                 "neri", nel senso che emettono una                                 radiazione che con il tempo riduce la massa e                                 quindi le sue dimensioni (una sorta di                                 evaporazione).                                   Sulla base di questi risultati A. Ströminger                                 afferma che il carattere termico della                                 radiazione fa sì che l'informazione,                                 inizialmente codificata nelle proprietà                                 geometriche del Buco Nero, alla fine si perda                                 violando il principio della sua conservazione.                          Poiché, dal punto di vista quantistico, le                                 singolarità nel Buco Nero sono dei tunnel che                                 possono portare a dei punti diversi dell'universoo                                 in altri universi, alla fine dell'evaporazione                                 del Buco Nero è lecito supporre che non vi sia                                 una perdita di informazione, bensì una sua                                 dispersione in un altro universo o da qualche                                 altra parte del nostro.                                   Mi spiego meglio: ipotizziamo di tuffarci in                                 un buco nero e supponiamo di poter rimanere in                                 vita tanto da poter osservare una sorta di                                 scomposizione del nostro corpo in particelle                                 elementari, ebbene secondo queste teorie le                                 nostre particelle verranno poi diffuse dal                                 processo di evaporazione del Buco Nero o in un                                 universo parallelo o da qualche altra parte del                                 nostro universo.                                   Quindi anche con i                                 Buchi Neri e gli Universi paralleli, in teoria,                                 non è possibile viaggiare nel tempo o almeno                                 non come si può osservare nei film di                                 fantascienza!                                   Ribadisco il concetto che i wormhole sono                                 solo congetture teoriche. IPER-LUCE Questa teoria prende spunto soprattutto da un                                 famoso fenomeno dell'"effetto tunnel                                 ".                          Nella meccanica quantistica, quando un                                 oggetto  in movimento urta contro una                                 barriera un numero sufficientemente grande di                                 volte, esiste una probabilità finita che la                                 particella possa passare attraverso la barriera                                 e venirsi a trovare dall'altra parte di essa.                          Nel 1993 l'équipe di Raymond Chiao dell'Universitàdi                                 Berkeley ha misurato quanto impiega un fotone                                  ad attraversare la barriera. L'apparecchiatura                                 utilizzata è l'interferometro di                                 Hong-Ou-Mandel che rilevò che il tempo di                                 attraversamento dell'ostacolo comportava una                                 velocità superiore a quella della luce.                          Purtroppo l'effetto tunnel è un effetto                                 probabilistico, percui non possiamo conoscere a                                 priori quanti e quali particelle sfrutteranno                                 questo effetto. Perciò non sarebbe possibile                                 mandare nessuna informazione utile in questo                                 modo.                          Nel tentativo di generalizzare le particelle                                 iper-luce, alcuni fisici ipotizzano l'esistenza                                 dei TACHIONI.                                                                   TACHIONI                                  La teoria di Einstein non dice nulla sul                                 fatto che una particella possa nascere con una                                 velocità superiore a quella della luce: la                                 teoria infatti si limita a dire che la velocità                                 della luce non puòessere raggiunta, ma non pone                                 limiti alla velocità con cui nasce una                                 particella. Da questa analisi alcuni fisici                                 hanno ipotizzato l'esistenza                                 di particelle che nascono e viaggiano a velocità                                 superiori di quella della luce, i "                                 TACHIONI" , anche se nessuno ancora è                                 riuscito a vederli.                          Molto istruttiva è la citazione di George                                 Sudarshan, "E' come se uno abitasse                                 ai piedi dell'Himalaya e affermasse che                                 dall'altra parte non può vivere nessuno, solo                                 perché è impossibile  scalare la                                 montagna. Dall'altra parte invece vivono quelli                                 che ci sono nati."                           Per rispettare i postulati della                                  relatività generale i tachioni dovrebbero avere                                 una massa negativa, quindi l'interazione                                 gravitazionale con una massa positiva sarebbe                                 repulsiva!                          E dato che viaggiano solo a  iper-luce, noi                                 vedremmo sempre prima la loro distruzione e poi                                 la loro creazione.                          Quindi per noi, i TACHIONI dovrebbero viaggiare                                 a ritroso nel tempo.                                  TEORIA                                 DELLE CORDE                                  Poi vi è la teoria delle                                 corde, che non suscita grandissima attenzione ma                                 che  citerò ugualmente.                          Nella teoria delle corde non si parla di                                 particelle che occupano un singolo punto, ma di                                 "corde" che hanno una sola dimensione:                                 la lunghezza (come un filo di larghezza                                 infinitesima). Le corde possono essere aperte o chiuse in                                 anelli.                          Dato che una particella occupa sempre un singolo                                 punto nello spazio, la sua storia è                                 rappresentabile da una linea nello spazio-tempo.                          Allo stesso modo la storia di una corda è una                                 superficie chiamata "foglio                                 d'universo"; per una corda aperta si tratta                                 di una striscia, mentre per una corda chiusa                                 (anello) si tratta di un cilindro.                          In questa teoria le particelle sono onde che si                                 propagano sulle corde.                                                             La teoria, per essere coerente deve                                 presupporre l'esistenza di molte dimensioni (si                                 parla di dieci , venti dimensioni, ecc..)                          Queste dimensioni secondo la teoria dovrebbero                                 essere "arricciate" in piccolissimi                                 spazi nella nostra dimensione 4-D.                          Idee fantascientifiche permetterebbero di                                 viaggiare nello spazio-tempo utilizzando                                 "scorciatoie" che passano per                                 dimensioni superiori.                                                                    Conclusione                                  Tutte queste sono solo congetture, il che                                 vuol dire che devono essere considerate solo per                                 quello che sono: "ipotesi".                                   Personalmente non ritengo possibile                                 viaggiare nel tempo, e alla luce dei risultati                                 fino ad oggi ottenuti non lo ritengo possibile                                 nemmeno nel prossimo futuro.  Una risposta                                 definitiva la si potrebbe avere solo se qualche                                 fisico riuscisse a trovare una teoria unificata                                 della fisica. Mi spiego: la relatività da sola                                 non è in grado di rispondere a una domanda di                                 questo tipo e solo una teoria che riesca ad                                 unire la teoria quantistica con la relatività                                 generale potrebbe  riuscirci, "ma                                 oggi la ricerca di questa teoria assomiglia                                 sempre di più alla ricerca del Santo Graal".(Stephen                                 Hawking)                                                                                                       Tratto dal sito vialattea.net                                 sezione fisica  | 
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